Gli ultimi due anni ci hanno messo alla prova richiedendo al singolo di risvegliare il proprio io interiore.
Il periodo di isolamento ha suscitato in Taddea Druscovich varie domande e quesiti. Chi siamo noi senza gli altri? E se la persona che osserviamo nello specchio fosse reale, tangibile e si aspettasse da noi assoluta sincerità? Siamo pronti ad ammettere chi siamo, cosa vogliamo e cosa ci aspettiamo dalla vita e soprattutto da noi stessi? »Quando accetti il fatto di essere intrappolato tra quattro mura, la stanza rimane l’unico posto in cui ci sentiamo finalmente accettati.« Rimanere soli con sé stessi non equivale a solitudine.
Dopo quindici anni l’arte della giovane artista Taddea Druscovich ritorna tra le mura della Biblioteca Nazionale e Slovena degli Studi di Trieste. L’intento della mostra intitolata »Soba – Stanza« costituita da una serie di grafiche, non è quello di affrontare il concetto della stanza in sé quanto quello di portare a galla una sperimentazione artistica nata in questi ultimi due anni. Durante il periodo di isolamento Taddea ha colto l’occasione per rivisitare il proprio percorso artistico e sistemare il portfolio, perciò l’artista ci illustrerà, oltre ai suoi nuovi lavori, anche quelli più vecchi risalenti ai suoi anni scolastici.
Venite a sbirciare la stanza di Taddea! Le sue grafiche saranno esposte per tutta l’estate.
Taddea Druscovich è un’artista creativa nata a Trieste nel 1987. Ha conseguito il diploma all’Accademia d’arte di Ljubljana. Oltre all’ambito grafico è appassionata di fotografia, musica e ballo. Lavora tra Trieste e Ljubljana.